Prima di questa release la CDN aveva una cache di due minuti.
Tradotto: ogni due minuti qualsiasi asset veniva richiesto al server principale, a prescindere che esso fosse stato o meno modificato.
Senza dubbio ciò garantiva una buona reattività in caso di evoluzioni agli asset in piattaforma e l’aggiornamento di ogni canale avveniva sostanzialmente in tempo reale, tuttavia talvolta poteva causare inutili stress del sistema in termini di costi di banda e di relativo impatto ambientale.
Per ovviare alla questione abbiamo agito su due fronti.
Da un lato, abbiamo innalzato il tempo di cache a un giorno per tutti i nostri clienti (ma si può comunque modificare liberamente) e, dall’altro, abbiamo reso completamente reattiva la nostra CDN.
In concreto, questo significa che ogni volta che viene aggiornato un asset in piattaforma la distribuzione della nuova versione su tutti i touchpoint di comunicazione è istantanea.
In questo modo, le richieste al server principale vengono effettuate esclusivamente quando è necessario e non si rischia di stressare il sistema, garantendo sempre e comunque le massime prestazioni possibili.
Con l’obiettivo di continuare ad elevare le prestazioni della nostra piattaforma, abbiamo avviato un graduale processo di dismissione dell’API getThumbnail che sarà completamente trasparente all’utente, sia in termini operativi che di prestazioni.
Da diverso tempo, infatti, consigliamo ai nostri clienti di utilizzare il gruppo di API pubbliche che garantiscono una qualità di distribuzione superiore all’API getThumbnail.
In particolare, a partire da questa release, l’API getThumbnail non distribuirà più gli asset direttamente ma attraverso un redirect verso un nuovo endpoint.
Nel concreto, anche se la tua organizzazione ad oggi utilizza l’API in questione, non ci sarà alcun impatto per te e non dovrai modificare nulla. Nel caso in cui dovessi aprire la rete del browser, noterai una duplicazione delle chiamate: è normale e ciò è dovuto proprio dal redirect in questione.
Dopo diversi test abbiamo rilevato che il reindirizzamento non ha alcun impatto percepibile sulle performance di delivery.
Nel corso dei prossimi mesi proseguiremo passo dopo passo alla graduale dismissione dell’API getThumbnail per favorire l’adozione completa e capillare di quelle pubbliche, che innalzeranno ulteriormente gli standard qualitativi delle performance della nostra piattaforma.
Torneremo a parlartene qui, ovviamente 🙂