Una startup di quarant’anni.
Ecco, in cinque parole, PLATUM, piattaforma italiana di riferimento mondiale per lo sviluppo e l’ingegnerizzazione di prodotti di micromobilità elettrica e urbana.
Partner di eccellenze del calibro di Jeep, Ducati, Lamborghini e Aprilia, nel 2021 l’azienda vive un’intensa fase di espansione nei mercati B2B e B2C che presiede in Italia e all’estero.
Per supportare il profondo cambiamento, però, serve affrontare una sfida in sospeso da tempo: strutturare i flussi di dati e asset digitali. È qui che si incrociano le strade di PLATUM e THRON.
Il repentino sviluppo di PLATUM ha fatto luce sui margini di miglioramento di due fronti molto connessi tra loro: quello organizzativo e quello tecnologico.
Fino ad allora, infatti, contenuti e informazioni non erano fruibili immediatamente da tutti i team, ma collocati all’interno di server mantenuti dall’area IT e di responsabilità dei singoli team.
L’infrastruttura tecnologica non perfettamente strutturata rallentava la condivisione di asset con i dealer B2B e non supportava l’ottimizzazione e la pubblicazione dei contenuti su siti web ed e-commerce.
Serviva un approccio olistico.
Serviva la massima integrabilità tra i sistemi informativi esistenti.
Serviva una governance inclusiva a disposizione di ogni team e su qualsiasi asset o dato.
“Con 17 siti web da alimentare e centinaia di clienti B2B non avevamo altra alternativa se non quella di mettere il prodotto al centro”.
Carlo AntonelliE-commerce & Digital Director
I monopattini e le bici elettriche di PLATUM cavalcano l’asfalto di qualsiasi continente.
Asset digitali e dati di prodotto devono adattarsi alle strategie dei dealer locali, alle preferenze dei vari segmenti di consumatori e alle specifiche legislazioni nazionali.
Ne deriva un patrimonio informativo complesso, da governare per tutti, specie per chi si occupa del business online, che con immagini, video e descrizioni narrano e vendono il prodotto.
Prima di THRON, qualsiasi contenuto di PLATUM era sparso tra le cartelle di rete dei server aziendali: dalle foto delle feste di Natale, ai contratti fornitori agli scatti dei prodotti.
Per Carlo e il suo team era una situazione non efficiente, per due motivi.
“Avevamo sempre bisogno di aspettare il feedback di qualche collega per avere il dato giusto. Poi, dovendo pubblicare e aggiornare a mano migliaia di contenuti e informazioni su tantissimi canali, le nostre energie erano assorbite solo dall’operatività”.
Grazie a THRON PLATFORM, Carlo e il suo team hanno:
“Per aggiornare una parola o un numero di un prodotto intervenivo a mano su ogni canale. Con 2.000 SKU non era sicuramente un processo efficiente”.
Valentina ErraMarketplace & Digital Content Specialist
Prima di adottare THRON, il punto di riferimento delle informazioni di prodotto di PLATUM erano un folto gruppo di fogli Excel, alimentati in modo non perfettamente strutturato e asincrono da team differenti.
Per Valentina, che alimenta le schede prodotto dell’e-commerce e dei vari marketplace in cui il brand è presente, questa situazione si traduceva in un forte freno per la produttività.
“Fino a ieri dipendevo da tanti reparti diversi e i dati che mi servivano erano sparsi. Ogni mattina li cercavo, caricavo e associavo a immagini e video. Una gestione non ottimale del mio tempo, dovendo gestire oltre 2.000 SKU su decine di canali web, con aggiornamenti quotidiani su ogni touchpoint”.
Con THRON PIM e THRON DAM, Valentina ha:
“16.000 asset digitali sparsi, pesanti, con infinite versioni ciascuno e da pubblicare su tanti canali diversi”.
Domenico CilibrasiGraphic Designer
I prodotti e gli accessori di PLATUM sono complessi.
Ciascuno di essi è raccontato da un ricco ventaglio di contenuti multimediali di elevata qualità come scatti di prodotto, clip dimostrative, schede tecniche.
Asset sparsi nell’organizzazione e di dimensioni importanti, che circolavano con grande lentezza tramite canali destrutturati, come chat, e-mail e tool di file sharing.
Ad ampliare l’operatività di Domenico, inoltre, anche le continue revisioni dei contenuti distribuiti, che in assenza di un’archiviazione controllata, sfociava nella proliferazione di copie.
“Prima di THRON ero arrivato a un punto in cui l’attività di creazione di nuovi visual rivestiva solo una fetta relativa del mio tempo, da ricavare tra tanti task manuali, come ricerche, ottimizzazioni, condivisioni, pubblicazione e aggiornamenti di vario genere”.
Con THRON DAM, Domenico ha:
“Contribuire agli obiettivi di business è complesso se per ogni cliente B2B condivido ogni giorno a mano immagini, listini e schede tecniche”.
Leonardo GiustiAccount Manager
I clienti B2B sono la voce del brand. Per diffonderla in modo appropriato, i dealer necessitano di materiali sempre aggiornati, a supporto delle loro strategie di marketing.
Prima che THRON sbarcasse in PLATUM, Leonardo passava diverse ore al giorno a rispondere a singole richieste di brochure, volantini, prezzi e descrizioni dei nostri prodotti.
In soldoni, il tempo per fare nuovo business poteva essere ottimizzato.
“Lavoravo in un flusso non perfettamente efficiente, che iniziava con una ricerca complessa nella moltitudine di asset aziendali e sfociava nell’interpellare di continuo i colleghi del marketing, a cui seguivano lenti e operosi download nel suo pc, upload nei tool di condivisione online e infinite e-mail”.
Con THRON DAM, Leonardo ha:
“La manutenzione di server e tool custom aveva reso il mio team un mero help desk al servizio degli altri, con implicazioni sulla sicurezza informatica aziendale”.
Fulvio RontiniIT Manager
“In risposta alle esigenze operative dei team, noi dell’area IT avevamo costruito un’infrastruttura digitale che si reggeva su un folto numero di cartelle all’interno di un server condiviso”.
Scelta che comportava elevate dosi di lavoro manuale in termini di manutenzione e aggiornamenti, oltre che di impegno costante per far fronte alle richieste continue dei colleghi.
Un approccio difficilmente compatibile con una crescita sostenibile e di valore dei processi aziendali.
“Quando i sistemi non sono integrati, il ponte tra di essi sono tempo e tastiere delle persone, con ciò che ne consegue in termini di errori, nella totale assenza di una sicurezza solida e capillare. Un esempio? Il lungo flusso dei dati di prodotto, dall’ERP all’e-commerce”.
Con THRON PLATFORM, Fulvio ha rinnovato l’infrastruttura tecnologica di PLATUM e oggi:
Il sentiero verso il futuro è ben marcato.
“Con THRON al nostro fianco abbiamo migliorato l’esperienza dei nostri clienti e ricaviamo dati essenziali per continuare a evolvere non solo l’esperienza stessa, ma anche i nostri prodotti”.
Così, Carlo Antonelli, coordinatore di un progetto in cui hanno collaborato due realtà diverse ma unite da una filosofia simile: andare oltre ciò che è conosciuto, facendo la differenza per il futuro.
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